Diario di Pap78, 13 mar 23

Questo weekend ho fatto un po' di pasticci, cosa che a dire il vero mi mette molto di cattivo umore. Il problema non sono le calorie in più, ma il fatto che ho una gran paura di perdere il controllo e abbuffarmi senza ritegno, basta un minimo sgarro che me ne viene la tentazione.
Domani mi rimetto in riga. Forse ho bisogno di un supporto per quando la dieta finirà, ma a questo punto non so se un nutrizionista o uno psicologo.

936 kcal Gras: 20,00g | Prot: 49,35g | Carb: 146,45g.   Colazione: Coop Corn Flakes Glassati, Candia Latte Parzialmente Scremato UHT. Pranzo: Mele Fuji, Coop Barrette di Cereali con Cioccolato Fondente. Cena: Coop Macinato Scelto di Vitello, Patate Crude. Snacks/Altro: Banana. Di più...


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Commenti 
Hai ragione... 2 anni fa ho raggiunto il mio peso... Poi è come se avessi azzerato tutto e ho ripreso i 15 kili iin eccesso... Ora sto riprovando a trovare la giusta motivazione.  
13 mar 23 da utente: LUCETTA73
💪💪💪💪💪💪 
13 mar 23 da utente: sirio7577
Io vado da entrambi... nutrizionista e psicologa. Purtroppo anch'io cado nell'abbuffata e la vivo veramente male. Avere un supporto aiuta a riprendere la via... 
13 mar 23 da utente: Clio2015
Io vado da un nutrizionista, ho iniziato per completezza del mio piano di allenamento ma, quando faccio il mio unico pasto sgarro mi faccio male, fortunatamente riesco a gestirlo,perché mi alleno parecchio però ci metto 2/3 giorni per ritornare al mio peso iniziale, e tutte le volte penso se ne valga veramente la pena farlo così., ma ne sento il bisogno.Da quando ho iniziato un’alimentazione pulita, mi capita, ormai sempre, che dopo lo sgarro stia male.sto arrivando al pensiero che forse sarebbe meglio evitarlo oppure programmarlo in modo da poterlo gestire senza grossi sacrifici. Adesso hanno iniziato la dieta fatta dal mio nutrizionista, anche i miei figli, forse programmando il pasto anche con loro riuscirò a contenerlo. Questo perché credo che un percorso così complesso come quello dell’alimentazione debba essere condiviso con qualcuno, o con i parenti se anche loro lo fanno, oppure con qualche specialista sia nutrizionista che psicologo così da avere un supporto. 
13 mar 23 da utente: sirio7577
Per come ti descrivi, forse ne hai bisogno adesso . Intendo un supporto psicologico ♥️ 
13 mar 23 da utente: marziana666
Quando faccio degli sgarri "programmati", ad esempio un pasto libero, oppure qualche giorno libero tipo per Natale, vado meglio. Nel senso che non ho sensi di colpa e gestisco la cosa con serenità. E' quando mi trovo a sgarrare in modo imprevisto che mi sento subito come se fossi autorizzata a fare di peggio. 
13 mar 23 da utente: Pap78
Ti capisco ☺️ se continua così fattela una chiacchierata con uno psicoterapeuta  
13 mar 23 da utente: marziana666
guarda se sei messa come me in questi giorni ti comprendo a me capita di sgarrare senza programmi ogni volta che sono indisposta e sgarro di bella e buona !! 
13 mar 23 da utente: sharamaiorino
Capisco. Succede anche a me, ora meno spesso, ma ahimé ogni tanto ci ricasco. Credo che uno psicologo in questo momento sarebbe meglio. 
13 mar 23 da utente: ClaudiaSpezia
Io sono un fisiologo e ho affrontato il problema su me stesso....direi bene visto che da 143 kg sono passato, in un paio di anni, a 85!! Quindi ho impostato tutto io e non nutrizionisti o altro. Nel ragionamento di base va inserito di considerare " di non fare una dieta, ma introdurre un'educazione alimentare"! E' molto diverso, e diventa accettabile e la norma. Anche io, un giorno alla settimana, mangio cose diverse, ma con parsimonia. Ed e' regolarmente inserito nel regime. Poi, come ho scritto in un mio libro...indubbiamente occorre che la persona abbia una certa forza di volonta'. In pratica, il regime alimentare non devo considerarlo "una forzatura", ma la realta' per stare bene. Poi subentrano piccole soddisfazioni, quali "la cintura che cambia buco, i pantaloni slim da poter mettere", che danno un'ulteriore spinta a continuare. In questa maniera curi l'aspetto psicologico..... e risparmi soldi. Ultimo consiglio: non considerare staccati fra loro regime alimentare e attivita' fisica: sono parte integrante l'uno dell'altro!! Spero di essere stato utile.....cari saluti....e coraggio!! 
13 mar 23 da utente: Fabri47
Stai forzando troppo la dieta, quando succede così, devi allentare un po’ e non perdere i progressi fatti 
13 mar 23 da utente: pal1991
Grazie mille a tutti dei preziosi consigli! 
13 mar 23 da utente: Pap78
Pap, hai beccato il problema... Molti riescono a sopportare la dieta, ma i conti vanno fatti dopo dieci anni. Come fare per non riprendere le abitudini che ti avevano portato a 120... Guarda, se trovi il modo, potresti scrivere un libro pure tu. Ci sono biblioteche intere che parlano di diete, ma pochissimi libri che affrontano il problema del mantenimento decennale dopo la dieta. Non ho consigli da darti, ma se mi tieni aggiornato, sarei curioso di vedere come va. Ho raccolto i nomi di qualche utente che c'è riuscito, sono pochissimi, per la verità, tuttavia ci sono. Potrebbe significare che sia possibile farlo. Affidarsi ad uno psicologo? Mica ti può tenere la mano nei prossimi 10 anni. Il mantenimento è una cosa che devi fare tu, e nessuno lo farà per te 😃 
14 mar 23 da utente: PaoloAnasti
Paolo è vero, il percorso di dimagrimento ma soprattutto di mantenimento (che è la parte più difficile) è un percorso che si fa da soli. È altrettanto vero che se raggiungi un certo peso (che non sono i 2/3kg in più) vuol dire che di fondo ci sono problemi che vanno al di là del cibo. Per quella che può essere la mia esperienza (di tante diete fallite) una persona che sta bene non sente il bisogno di abbuffarsi fino allo sfinimento e fino a stare male. Di conseguenza è molto probabile che alla base ci siano problemi che vanno approfonditi, affrontati e superati. Sarebbe bello se tutti fossimo in grado di farlo da soli, ma non sempre è così anche perché la vita ci pone davanti sempre nuove sfide e difficoltà. La forza di un soggetto è anche capire quando non ce la fa da solo e avere il coraggio di chiedere aiuto. Uno psicologo può supportare in questo. Può aiutarti a capire dove sta l'origine del problema e darti gli strumenti per affrontarlo o superarlo, nonché a supportarti nei momenti di debolezza. È un percorso di "cambiamento" sotto vari aspetti e non è facile, oltre a non avere una scadenza. A me personalmente ha aiutato molto, sebbene abbia la consapevolezza che certi aspetti siano radicati in me e non riuscirò a estirparli. Conoscerli, conoscere i miei limiti, mi porta a limitare i danni e ad evitare determinati contesti. Intendiamo, non la si vive bene...il cibo è una dipendenza e come tale mi renderà sempre vulnerabile. Il mio obbiettivo quando cominciai era quello di ottenere un equilibrio psico-fisico col cibo. Dopo più di 2 anni di sedute, 1 anno e mezzo tra dieta e mantenimento, ho la consapevolezza che non lo raggiungerò mai. Ma tra alti e bassi, sto lavorando sul trovare un compromesso...vivendo nel terrore ovviamente di ricaderci dentro! 😅  
14 mar 23 da utente: Clio2015
Clio, scrivi in modo molto chiaro. Comprensibilmente, sembri puntare alla consapevolezza per tentare di padroneggiare la tua mente. Da come scrivi, probabilmente hai ottime abilità, e sembra che la psicologia funzioni meglio con le persone abili nel gestire la complessità. Tuttavia la domanda che io mi pongo è: se si possiede una mente in grado di vedere e confrontarsi con i propri intrichi mentali, perché si ritiene che uno psicologo possa essere utile?  
14 mar 23 da utente: PaoloAnasti
Distrai la mente e impiega il tempo per qualcosa che ti fa stare bene . Sicuramente,durante la settimana avrai giorni di ozio e noia … Esempio su me stessa … Da lunedì a venerdì mente / anima e corpo impegnati al 100% sul lavoro … Il sabato e la domenica qualche leggero sgarro arriva se sto più tempo a casa ( per mia fortuna ho imparato a controllarmi e non eccedo ). Però, spesso, cibo ed emotività vanno di pari passo … Per questo il detto : “ mens sana in corpore sano” ha il suo significato . Psicologo /nutrizionista/ dietologo non sono soluzioni a tempo indeterminato . 
14 mar 23 da utente: sephora222
Paolo... perché ci sono momenti in cui la mente si perde e non ascolta ragioni! 🤦🤦  
15 mar 23 da utente: Clio2015
Mi trovo in sintonia con tutto quello che dice @Clio, ovvero che la consapevolezza da sola non basta. Alcuni meccanismi devianti avvengono anche "mentre" ti accorgi che stanno avvenendo ma non hai la forza mentale e morale di fermarti e respirare. Ho sempre pensato di fare da sola, ma questa volta credo proprio che a fine dieta o verso la fine, diciamo negli ultimi dieci chili, cercherò un supporto. 
15 mar 23 da utente: Pap78
@paolo hai già provato a capire cosa hanno in comune quei pochi che ce l'hanno fatta? 
15 mar 23 da utente: Pap78
No pap78, non ho provato a capire cosa abbiano loro in comune, e non ci provo neppure. Col tempo ho maturato la consapevolezza che ognuno sia unico. Quindi, è perfettamente inutile tentare di "riassumerlo" in un modello. Per rispondere alla tua domanda dovrei prendere ognuno di loro e investirci almeno un annetto di domande intrusive e minuziose analisi della sostenibilità delle risposte. posso fare una cosa del genere solamente con pochissime persone, non ho a disposizione 10 vite 😃 So solo che alcuni ci sono riusciti, mi sono segnato anche alcuni nomi. Ma per avere delle indicazioni sensate bisognerebbe investire parecchio tempo a chiacchierare con loro. 
15 mar 23 da utente: PaoloAnasti

     
 

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