Diario di dona.bera, 27 nov 22

"[...] nient'altro può avere la forza di spingerti dentro questo inferno. Il desiderio dell'ignoto, di conoscere nell'isolamento e nello sforzo estremo la materia di cui sei fatto, i demoni che si agitano nella tua carne". [...] Il senso più profondo della mia impresa, quello che mi anima, è il tentare. Il tentare, non la vetta, è la parte più nobile". ❤️ ... Ognuno di noi forse ha nella propria vita uno "sperone Mummery" da affrontare. Uno scoglio enorme e durissimo che sembra impossibile da superare. Non smettete mai di credere in voi stessi. Avete un potere inimmaginabile 🙂. E con questo pensiero auguro a tutti una buona domenica 😊 

la copertina da pensionata aiuta la lettura 🤣🤣🤣 

Crazy...Ti mette le spine nel fondoschiena solo a guardarlo 😂 

Caro Antonio, io credo che l'equilibrio non sia qualcosa che si raggiunge una volta per tutte e non si perde più, si può anche vacillare, perché gli eventi della vita non cadono sempre a pennello come vorremmo. Fatta questa premessa, il messaggio non voleva essere un invito alle imprese estreme, ma quello di credere fermamente nelle proprie idee e non di arrendersi perché qualcuno lo ha deciso per te. 😉🙂 

🦔🤣 

Daniele era un grande 

Antonio tu da alpinista, naturalmente hai una visione interessante, concreta e ravvicinata della cosa. E ci vedi i lati oscuri che inevitabilmente ci sono, forti e chiari, altrimenti non avrebbe tentato quel che ha tentato. Se poi a dirlo sono stati anche altri alpinisti di calibro mondiale a lui vicini...beh questo la dice lunga. Io che non sono alpinista e qualche modesto demonuccio in corpo ce l'avrei pure 😀 (CHI non ha un lato oscuro?), decantati gli aspetti personali legati alla sua sfera emotiva, in questa storia ci leggo un fortissimo inno alla vita 🥲🙂 

Daniele l’ho conosciuto. Poco ma l’ho conosciuto ed ancora meglio un suo caro amico. Ricordo che avrà avuto 17/18 anni ed ha passato una notte a fine dicembre (quando noi eravamo a mangiare panettone e torrone) sulla Semprevisa ( una montagna dei Monti Lepini) in mezzo la neve in una tenda da campeggio senza attrezzature per affrontare la notte. Aveva 17/18 anni ripeto , noi mangiavamo il torrone e lui era lì. È sopravvissuto stando abbracciato al suo amico ( anche mio amico). Per quanto ne so, a casa sua tutto bene, no disagi. Ha fatto il perito elettronico. Una cosa particolare l’ha sempre avuta: gli occhi ardenti!!! Quando gli parlavi aveva gli occhi aperti, lucidi, accesi. La voce era sempre la stessa: ferma, sicura, sfidante… comunque (probabilmente inutile a dirlo) un bravissimo ragazzo… che tutto sommato sarà apparso anche un po’ spaccone o spericolato o addirittura un po’ matto… Secondo me Daniele……. Non lo dico perché non lo si può sapere e quindi sarebbe un altro dei mille commenti/ giudizi basato sul nostro punto di vista… Alle Iene, Il saluto di congedo ( ahimè testamentario per il figlio) era romantico risorgimentale… a me ascoltare le sue parole mi fatto pensare ai suoi Valori ( e quindi le sue motivazioni) e li trovo universali, olistici… oggi come oggi quei valorò così puri sono Moche bianche… ed una mosca bianca un giorno si è appoggiata su di me 🍀 

GIUSEPPE DF 😊 grazie per la bellissima testimonianza 🙏❤️