Diario di a.conte7, 07 apr 18

purtroppo a 15 anni non lo capisci. Io ancora adesso a 37 anni soffro delle prese in giro dei compagni di elementari e medie. cicciona chiattona fai schifo. fanno star male queste parole e mi hanno fatta crescere nell' insicurezza.. ma almeno uscita da scuola non le sentivo più. Non oso immaginare questi poveri ragazzi di oggi che non vivono questo "stacco ma sono perseguitati dagli sfotto' via sms e su Facebook. se sei un po' timido non ce la fai a reagire, anche con una famiglia attenta alle spalle. 

L'altro giorno ho affrontato il tema delle "etichette". Quando ti cuci o ti cuciono addosso un'etichetta è difficile separarsene. Perché se ti considerano una cicciona alla fine ti convincerai anche tu di esserlo. E questa ragazza aveva tutta la vita per impegnarsi e riscattarsi 🙁Non capisco perché a volte siamo così bestie da non capire che una parola detta con superficialità per un altro può essere una sentenza. 

Mi dispiace e scatenerò un macello, ma le parola chiave sono GENITORI, FAMIGLIA ED EDUCAZIONE. Tutte cose che la nuova generazione non ha. Mi spiace ma non c'è scuola che tenga, certi concetti chiave come RISPETTO, SENSIBILITÀ ED ATTENZIONE si imparano in casa o non si imparano. 

Concordo in tutto con Lucia. 

Interrogarsi su "come non crescere un figlio bullo" è il primo, primissimo passo di una società civile. Darsi da fare con i propri figli, perché non c'è danno maggiore che uno possa fare. Altro che rubare ragazzi miei. C'è ben altro. 

Certo, i genitori sono i responsabili del comportamento dei figli. Senza alcun dubbio 

Dirò anche questo. Oggi un bambino più grande (11 anni) al parco ha "fregato" un pallone a mio figlio ed un suo amico (8 anni) mentre stavano giocando a calcio e, quando l'hanno ripresa, lui ha strattonato ben bene mio figlio per il collo della maglia. Mattia è venuto a dirmelo bello incazzato. Io (che avevo già visto il tutto) gli ho suggerito di chiedere al ragazzino se voleva giocare con loro, perché probabilmente era lì da solo (non ho notato genitori in giro) e si stava annoiando. Mattia era inizialmente contrariato all'idea di invitare uno stronzetto a giocare.. Poi ci ha pensato su ed è andato a chiederglielo. Hanno giocato a palla insieme un'ora intera e quando è stato il momento di andarcene il bimbo lo ha ringraziato. E abbassando gli occhi e la voce si è scusato "per prima". Sarei anche potuta intervenire incazzata, certamente, non mi fa molto piacere che si sfiori mio figlio.. Il 90% delle mamme che conosco l'avrebbero fatto. Anche suo padre probabilmente. E sono stata tentata di farlo. Ma cosa avrei ottenuto? Un ragazzino frustrato e 2 bambini soddisfatti di aver "punito il colpevole". Meccanismi che ci trasformano lentamente in adulti rancorosi ed avvelenati. No grazie. 

Non sono del tutto d'accordo. I genitori si devono preoccupare di dare una coerenza educativa ai propri figli, specie se si è in due, ma il comportamento di questi ultimi non credo sia responsabilità loro. I figli possono crescere intrisi di valori ma se un ragazzo sbaglia lo fa in autonomia, non sempre perché non ha ricevuto nessun insegnamento. Con questo non voglio del tutto deresponsabilizzare le famiglie, ma non è neanche giusto scaricare ogni colpa su di loro.  

Si parla di due età differenti però. Un conto è il bambino di 8 anni, un conto è il ragazzino di 15. Che è sì immaturo, ma non è poi tanto piccolo.  

@Lucia... chapeau... Lo dico da anni. Troppa enfasi sui diritti ci ha fatto perdere di vista che la società si basa sui doveri. Ogni diritto personale nasce dal fatto che tutti insieme rispettiamo i doveri. Diversamente è solo "homo homini lupus". Ecco la base di ogni educazione che sia nel rispetto dello sviluppo della civiltà non può prescindere da azionii comuni che vadano oltre la mera reazione che stigmatizza comportamenti borderline ma che siano nel limite del dovuto concilianti o per dirla in un modo purtroppo ormai desueto LUNGIMIRANTI.  

@magradentro i genitori c'entrano sempre... è vero che i figli hanno libero arbitrio anche se piccoli o adolescenti, ma poi spetta al genitore saper riprendere il figlio. io da ragazzina ne ho combinate parecchie come tutti, ma mi era chiara la "certezza della pena"... ovvero poi dovevo fare i conti a casa ed erano salati... adesso i figli il più delle volte sono impuniti perché per i genitori la colpa è degli altri. 

Luci, hai ragione, e anche magradentro ha portato un contributo interessante. Il grosso pericolo che vedo è di crescere figli educati, rispettosi del prossimo ma tendenzialmente portati ad essere sopraffatti nel mondo esterno. So che è brutto da dire ma, al giorno d'oggi, è uno stile di vita che non solo non paga ma ti isola, aggiungendo il danno alla beffa. Ho in casa il ragazzo col cuore più grande del mondo, adorato da nonne e mamme, educato e bizzarramente cavalleresco che è stato preso per i fondelli, per tutta la durata della scuola. Colpa del mio DNA e dei capelli radi. Ora è un Paolo di 20 anni, ti stacca la testa con lo spostamento di una mano, ma se vede suo cugino che non saluta la nonna lo riprende a tempo di record. L'educazione fa tanto, ma l'indole di più.  

@Semakin grazie di avermi sempre nei tuoi pensieri. ❤❤❤ Spero che non sia anche niurante come me in taliano. 

Ahahahaha Paolo, sfortunatamente, dalle mie parti, vale più un congiuntivo del colesterolo sotto 200 😂😂 

Non ho figli, parlo “solo” da insegnante: noi non possiamo educare i ragazzi. I ragazzi devono affrontare la scuola già educati. Perché la scuola è un laboratorio di società e per starci dentro devi avere delle regole condivise e ormai strutturate. Insomma, non puoi prendere una tigre selvaggia e buttarla in un circo, sperando che non mangi nessuno. Deve essere addestrata PRIMA. Ecco, io ho studenti (della scuola media) completamente selvaggi: non hanno contezza di regole e limiti né dell’esistenza degli altri. Come fanno a stare in una classe? Non possono. La responsabilità di consegnare alla scuola figli educati al prossimo è dovere delle famiglie. 

Non è sempre così Lucia. Nel mio caso il peggiore bullo era figlio di un maresciallo dei carabinieri. Un uomo che solo a guardarlo faceva paura. In casa loro vigeva dittatura e disciplina. Poi appena metteva piede fuori casa si sfogava con me. 

Il fatto che oggi, con tutto quello che comporta internet è davvero difficile gestire tutto ciò. Perché gli stessi ragazzi ne sanno molto di più dei propri genitori. E soprattutto perché prima il bullo ti prendeva in giro a scuola, dal vivo, ora tramite l’anonimato puoi rovinare la vita a chiunque inventando, Modificando foto, e via dicendo. Ad una compagna di classe di mio nipote (15 anni), le hanno fatto dei fotomontaggi porno e li hanno fatti girare per tutta la scuola e oltre, potete immaginare...i genitori hanno fatto di tutto per bloccare questa cosa ma è stato impossibile, dopo 2 anni girano ancora 😔 Comunque tristezza... 

@truemorgana era il peggiore bullo della classe PROPRIO PERCHÉ suo padre solo a vederlo faceva PAURA! Hai appena confermato in ogni virgola ciò che penso e che ho scritto. Il "modello educativo" del maresciallo dei Carabinieri (quello lì nello specifico, non l'Arma in generale ovviamente) è stato intriso del concetto sbagliato e pericoloso RISPETTO = TERRORE. Ed eccoti tirato su il bullo di cui parli. Mi spiace, ma sono davvero convinta di ciò che ho scritto. E con cognizione di causa. @Sem.. Concordo in pieno con te, è un rischio che i figli "beneducati" corrono, ma beneducato non  

..significa per forza di cose sottomesso. Te l'assicuro. Come tu stesso affermi, l'indole fa molto. Mio figlio fortunatamente ha un carattere leonino, in tutti i sensi. È solare, è un trascinatore di come ed ha la mia stessa lingua. Insomma, sa il fatto suo. In passato, da più piccolo effettivamente è stato "poco furbo" (ed anch'io eh) e lì ho faticato abbastanza per insegnargli la sottile linea di confine tra l'essere buoni e l'essere trattati da scemi. Mi pare di avercela fatta piuttosto bene, ma non bisogna MAI abbassare la guardia. La strada tra leader e bullo è corta. Così com'è corta la distanza tra gentile e "vittima". Spero di avergli dato qualche base su cui lavorare, ma soprattutto confido che sappia di poter sempre contare sui suoi genitori di fronte alle difficoltà. Il dialogo che cerco di costruire ogni giorno è l'unico investimento che curo. 

@Baradis, sono talmente d'accordo con te che quando vado ai colloqui chiedo alle maestre dove e come "si può migliorare". Il voto sulla scheda non è tutto.